Nella Terra dello slow mix tra biblioteche e musei

«Io sono convinta che la scrittura non serva per farsi vedere ma per vedere».

Così dice Susanna Tamaro e attorno all’arte della scrittura si apre un mondo fatto di biblioteche storiche, musei che svelano gli albori della stampa, collezioni di editori illuminati, arti tipografiche. Soprattutto in Emilia nella terra dello Slow Mix, tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, si può fare un viaggio coinvolgente alla scoperta di tante curiosità.

A Parma per il più antico museo della stampa in Italia

L’interno del Museo Bodoniano.

All’interno del Complesso Monumentale della Pilotta apre le sue porte il Museo Bodoniano (museobodoniano.it) che vanta di essere il più antico museo della stampa in Italia. È intitolato al tipografo Giambattista Bodoni ed ospita una fabbrica del libro con strumenti da lavoro dell’officina tipografica originali, edizioni uniche e rare anche in seta e pergamena, un carteggio di 12mila lettere, 80mila pezzi della stamperia Bodoni, e tantissimi documenti. Un tavolo interattivo svela, inoltre, diversi volumi tra cui il Manuale tipografico composto da cento caratteri latini tondi, 50 corsivi e 28 greci a cui Bodoni lavorò per tutta la vita.

La Biblioteca Palatina

Sempre alla Pilotta c’è un altro luogo straordinario: la Biblioteca Palatina (/complessopilotta.it). Qui, la meraviglia scorre tra pareti di volumi storici, tra cui manoscritti, codici miniati dell’XI e XII secolo, disposti in sale affrescate, come la Sala Dante dipinta da Scaramuzza con scene dalla Divina Commedia dantesca e la Galleria del Petitot che ancora conserva scaffalature d’epoca. Grazie a un documento ritrovato nella Biblioteca si è scoperto il giorno di pubblicazione della prima copia della Gazzetta di Parma, che detiene il titolo di giornale più antico d’Italia (1735, anche se alcuni documenti ne anticipano la fondazione al 1728. Lo studioso Roberto Lasagni ha infatti trovato l’atto secondo cui il Duca Antonio Farnese accordava al tipografo Giuseppe Rosati il permesso di stampare e vendere il quotidiano parmigiano.

Il Labirinto della Masone a Fontanellato

Labirinto della Masone a Fontanellato

Proprio nelle sale della Biblioteca Palatina, inoltre, Franco Maria Ricci (1937-2020), celebre editore e collezionista d’arte, incontrò Giambattista Bodoni, innamorandosi della sua arte, a cui rese omaggio con la ristampa del Manuale tipografico, l’abbecedario sublime che inaugurerà il catalogo della casa editrice sognata. Oggi le sue opere sono custodite in un monumento unico nel suo genere: il Labirinto della Masone, il più grande labirinto al mondo. Si trova a Fontanellato (Pr) e perdersi tra le sue circa 300mila piante di bambù è un’esperienza sognante, che si completa con la visita alla grande collezione d’arte di Franco Maria Ricci: 5 secoli di storia dell’arte dal Cinquecento al Novecento.

Il Museo della Stampa del quotidiano Libertà

A Piacenza, l’itinerario nel mondo dell’editoria può proseguire al Museo della Stampa del quotidiano Libertà, giornale piacentino tra i più antichi d’Italia, con gli strumenti tipografici utilizzati fino agli anni ’80 e poi caduti in disuso, fra cui le storiche macchine compositrici, come Linotypes, Nebitype, Ludlow e tante chicche. Un vero e proprio gioiello editoriale si trova nella storica Biblioteca Passerini Landi di Piacenza: il Codice Landiano 190, considerato il manoscritto più antico di data certa della Divina Commedia di Dante. Risale al 1336 ed è esposto in una suggestiva sala in cui sono illustrate le vicende e le caratteristiche che ne fanno un pezzo di enorme valore, nell’ambito della mostra virtuale “Tesori danteschi a Piacenza: il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine”.

Il Museo Kronos della Cattedrale di Piacenza

Un’altra perla rara è il Codice 65 o Libro del Maestro, da scoprire nel Museo Kronos della Cattedrale di Piacenza, seguendo il percorso che conduce verso la cupola affrescata da Guercino. Si tratta di un manoscritto pergamenaceo del XII secolo, tra i più importanti d’Europa e noto per la liturgia a livello internazionale. La visione del volume, che conserva nozioni di astronomia e astrologia, usi e costumi della popolazione legata ai cicli lunari e al lavoro dei campi, miniature che mostrano i primi drammi teatrali liturgici medievali, è introdotta da una experience room che proietta i visitatori in un viaggio nel Medioevo e consente di sfogliare virtualmente il libro in altissima risoluzione. Nel borgo di Bobbio (PC), uno dei Borghi più Belli d’Italia, l’Abbazia di San Colombano espone antichi codici e un nuovo Scriptorium, ricostruito sull’impronta di quelli originali e la digitalizzazione di 15 codici trascritti da monaci bobbiensi e collocati nella biblioteca Ambrosiana di Milano, che si possono “sfogliare” in un’ottima risoluzione.

La biblioteca comunale di Reggio Emilia

A Reggio Emilia, dove il contemporaneo è in continuo dialogo con la storia, la Biblioteca comunale dedicata ad Antonio Panizzi, esule reggiano che attorno alla metà del secolo scorso organizzò la prestigiosa biblioteca del British Museum a Londra, si rivela non solo come luogo molto amato dagli abitanti della città, ma anche location di eventi, esposizioni ed incontri. Un’opera d’arte dell’americano Sol Lewitt decora di colori primari e complementari accesi, in un intreccio di vortici che sembrano in movimento, la volta della sala di lettura, integrandosi nelle architetture settecentesche di Palazzo San Giorgio, oggi fra i punti di riferimento della cultura reggiana, grazie anche al suo ricco patrimonio di manoscritti, incunaboli, cinquecentine, antiche carte geografiche ed edizioni assai rare. Tantissimi i libri e i giornali qui a disposizione. La biblioteca conta anche diversi archivi come l’archivio di Silvio D’arzo, Gianni Celati, Cesare Zavattini, Luigi Ghirri.

Info: Visit Emilia visita il sito

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