In viaggio a Bali, l’isola della felicità
In viaggio a Bali, l’isola della felicità
di Isa Grassano
«Ah….felicità… su quale treno della notte viaggerai
lo so….che passerai…ma come sempre in fretta non ti fermi mai». Così cantava Lucio Dalla e oggi, giornata internazionale della felicità, viene voglia proprio di canticchiare questo ritornello. «Si tratterebbe di nuotare, prendendola con calma, farsi trasportare dentro a due occhi grandi, magari blu». Oppure fare come Julia Roberts, interpretando Elizabeth, nel film Mangia, prega, ama (tratto dal libro di Elizabeth Gilbert) che si rifugia nell’ indonesiana Bali. É questa l’isola che dà la felicità di seguire il proprio sogno. Il mare, l’orizzonte infinito, le spiagge bianche in cui affondare come nella farina più fine. Il verde lussureggiante delle foreste che vi abbraccia alle spalle; la luna, simbolo di femminilità, ma anche di inconscio e mistero che splende senza ombre. Ecco, siete nella cartolina.
Soltanto il nome è già un sogno. Questa piccola (poco più di 5 mila chilometri quadrati) sa essere grande con le donne che sono sempre benvenute e non rischiano di essere importunate, nè disturbate. Sole o accompagnate, potrete girare serene nell’isola degli dèi (risiederebbero sui tre grandi vulcani) per pacificare mente e anima. Alla ricerca di quella che nella pellicola si chiama “la fisica dell’anima”. «La regola di questo principio funziona più o meno così: se sei abbastanza coraggiosa da lasciarti indietro tutto ciò che ti è familiare e confortevole e che può essere qualunque cosa, dalla tua casa a vecchi rancori, e partire per un viaggio alla ricerca della verità, se sei veramente intenzionata a considerare tutto quello che ti capita durante questo viaggio come un indizio, allora la verità non ti sarà preclusa». Quindi rilassatevi e godetevi il territorio con i suoi usi e tradizioni. Non è difficile imbattersi in un rito nuziale, o una danza balinese. Si calcola che la popolazione, di fede indù dharma, celebri duecento feste l’anno, nelle mille pagode e tra le strade dei villaggi. Lasciatevi coinvolgere dalla musica gamelan che ha qualcosa di ancestrale. Tamburi, flauti, cimbali si mescolano in un ritmo melodioso. Lasciatevi andare al piacere dell’energia, in uno dei più sofisticati santuari di benessere olistico del lontano Oriente. Si può provare l’ayurveda, lo yoga, il bagno nella sorgente sacra.
Bali è una meta esistenziale. Riunisce i piaceri del corpo e dello spirito. La meta giusta per ricaricarsi e ripartire nell’unico viaggio che conta veramente: l’esistenza. Dall’ascesa all’alba al monte Batur, alla visita a uno dei numerosi templi (sono 20 mila sparsi su tutto il territorio), dalle terrazze di risaie a perdita d’occhio di Jatiluwih alle spiagge di Kuta (la più affollata e la più nota), Amed, Lovina, dalle rocce nere di ceneri antiche agli alberi del banyan, tutto risveglia i sensi e regala nuove percezioni.
Info:
Bali turismo: www.baliturismo.com
Basta sentirmi parlare per intuire il mio attaccamento alla Basilicata. Nonostante viva a Bologna da tanti anni e ami questa città, ho mantenuto una visione Sudcentrica della vita. Giornalista professionista, tutor al master in giornalismo, scrittrice e soprattutto “ragazza” piena di energia. Ho una valigia sempre pronta, anche se a ogni viaggio dimentico qualcosa. Vivrei in estate tutto l’anno e sogno una casa vista mare. Scrivo libri di curiosità (Book Sun Lover) e romanzi (“Un giorno sì un altro no”, “Come un fiore sul quaderno”). Leggo tanto, sorrido ancora di più.