Selvaggia Lucarelli a tu per tu con amichesiparte

A tu per tu con Selvaggia Lucarelli

di Isa Grassano

Lei si chiama Viola. Madre single di Orlando – troppo saggio e un po’ troppo “moralista” per la sua età – e senza un fidanzato che l’ha mollata. Sembrerebbe una tragedia ed, invece, leggendo Che ci importa del mondo ci si diverte. Si ride. I toni leggeri, ma che fanno riflettere, e le battute esilaranti sono tra i motivi che hanno portato Selvaggia Lucarelli in classifica tra i libri più venduti (in poche settimane è già alla quarta ristampa). Il resto lo fa la trama, basata sull’amore, quel forte sentimento che, tutto sommato, resta “una cosa semplice”. Abbiamo incontrato la popolare blogger e conduttrice: ecco cosa ha raccontato a noi di amichesiparte.com, sul suo romanzo ma anche su viaggi e sogni.

Il tuo romanzo può essere definito un manuale per le donne. Quali sono i tre consigli che ti senti di dare?

Più che un manuale per le donne, vuole essere soprattutto un inno all’amore semplice, quello che non “affanna”. Consigli? Inseguire una passione che possa rendere più piena la vita. Non pensare che la felicità sia legata solo alla sfera sentimentale. Godersi il periodo in cui si è da sole.

Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli

 «Quando la vita sentimentale non ti sorride, siediti e rammenta: gli uomini sono come i peli. Quando ne tiri via uno, ce n’è già un altro pronto a spuntare». É un mantra che vale anche per te? Sei capace di far convivere passato e presente dei tuoi rapporti amorosi?

Questo è un po’ la trama del libro, la ricostruzione sentimentale dopo una storia andata male. Talvolta l’esperienza diventa un pregiudizio e, invece, dovrebbe diventare un tesoro per trasformarsi in una persona migliore. Come dice Vinicio Capossela, bisogna riuscire a proteggere la grazia del proprio cuore per quando tornerà l’incanto. Io riesco nei limiti a mantenere dei buoni rapporti con i miei ex. 

Ti sei mai sentita inadeguata nel dare delle risposte a tuo figlio Leon, o come scrivi, nel dover aggrapparti a cercare in internet la soluzione?

Leon (figlio dell’ex compagno, Laerte Pappalardo) è un bambino molto maturo. A volte capita di dover bleffare e di dover seguire i tutor sui filmati di you tube per dargli poi delle spiegazioni, magari su come risolvere le divisione a due cifre. Certo un modo per me, di rinfrescarmi la memoria. A volte di fronte a domande su “cosa sia l’eiaculazione precoce” resto un po’ sconcertata.

Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli

 Credi nelle grandi amicizie al femminile? Può esserci solidarietà tra donne, come il “Gruppo Testuggine” che spesso ricorre tra le pagine?

Ci credo molto, ho più lettrici che lettori. Tra donne c’è maggiore complicità e amicizia. Abbiamo un modo di pensare simili. Potremmo stare ore a parlare di un messaggio ricevuto da un uomo, declinandolo in mille sfaccettature. Le donne, le mamme sono una sorta di salvagente a cui potersi aggrappare. Il Gruppo Testuggine esiste veramente anche se è composto da elementi più lucidi e molto diversi da come li ho raccontati. Certo anche nella realtà, cosi come nel mio romanzo, c’è il divieto assoluto di non divulgare i contenuti delle nostre chat. 

Santo Stefano Belbo è il vostro luogo segreto nel libro. «Vorrei dire il “nostro angolo di Paradiso”, ma sarebbe una grave imprecisione, perché non è l’angolo, bensì il corridoio centrale del Paradiso. Quattromila abitanti tra le “gialle colline” dei falò di agosto di Cesare Pavese, che qui nacque nei primi del Novecento». Ed è qui che il Gruppo Testuggine vive i suoi sacri momenti di assoluta complicità femminile.

È anche il mio angolo personale di paradiso, dove mi piace rifugiarmi appena posso. Se dovessi pensare a fare altro, il sogno sarebbe quello, un domani, di avere un albergo mio, magari nelle Langhe. Amo la campagna sconfinata, mentre mi piace poco la montagna e il mare, perché sono cresciuta a Civitavecchia e ho trascorso la mia infanzia tra i campi. Così vorrei dare anche a mio figlio la possibilità di crescere all’aria aperta.

Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli

Con quale amica famosa partiresti?

Sono tre persone: Federica Pellegrini, Antonella Clerici, Rita Dalla Chiesa. Così da mettere insieme i punti di vista rosa di tre generazioni. Pellegrini sa essere autoironica come me, Clerici è genuina come me, Dalla Chiesa ha avuto tante vicissitudini sentimentali e la sento molto vicina. 

Cosa non manca mai nella tua valigia?

Almeno sette paia di scarpe, anche se devo fare un viaggio di mezza giornata. Il tacco 12 è sempre con me, ma per il bene delle mie caviglie, ora aggiungo anche un paio di ballerine o di sneakers. 

Quale è il tuo viaggio da sogno?

Vorrei andare in India, ma temo che alla fine andremo con Leon in Giappone, per realizzare il suo sogno. Lui vuole visitare la Toho film per vedere dove si produce Godzilla, il mostro più famoso del mondo. E una mamma accontenta sempre i suoi figli.

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