A Bermuda per un Natale “rosa”
«Eravamo indecisi tra il divorzio e le vacanze. Poi abbiamo pensato che le vacanze alle isole Bermuda, in due settimane sono finite, mentre un divorzio, dura tutta la vita».
Non serve pensarla come Woody Allen, né arrivare a scelte cosi drastiche, ma staccare qualche giorno dal marito o dal compagno per volare con le amiche su questi gioielli tra le limpide acque dell’Oceano Atlantico (si trovano a est della costa della Carolina del Nord, a sole due ore di volo da New York e a a sette da Londra) non può che rigenerare e far tornare più cariche e felici, tanto da amare di più il proprio partner. Perché non approfittarne per le prossime festività di fine anno?
Se anche voi, come me, amate il clima primaverile, questo arcipelago, composto da 181 isole (otto sono quelle principali collegate tra loro da ponti e da una buona rete stradale) e vari isolotti è la meta ideale. Sfatate i luoghi comuni di vederlo come destinazione per mielosi viaggi di nozze: qui il divertimento è assicurato a qualsiasi età e con le temperature che si aggirano intorno ai 22 gradi si sta piacevolmente in spiaggia e ci si riesce ad abbronzarsi almeno un po’. E poi si “accende” l’inverno con una tonalità calda come il rosa. Di questo colore, infatti, è la sabbia (la maggiore concentrazione di spiagge da questa caratteristica tonalità si trova lungo la costa sud), il risultato della polverizzazione di resti di conchiglie, coralli e molluschi.
Non perdete Horseshoe Bay, nell’area di Southampton Parish. Lunga e ampia, è considerata una delle più belle del mondo. La più grande spiaggia è, invece, Elbow Beach (situata a Paget Parish) che declina in una curva dolce simile ad un gomito, da cui deriva il suo nome e una delle poche su cui affacciano eleganti resort ed eccellenti ristoranti.
Da qui, dopo esservi rilassate, raggiungete la città di Hamilton, ma ricordate che da queste parti non è consentito il noleggio di auto, quindi un motorino è il modo migliore per spostarsi (c’è anche un efficiente servizio di bus; in totale sono 54 chilometri quadrati). Per le strade sarete affascinate da questa atmosfera del passato che si respira ovunque, tra antiche fortezze (soprattutto a St. George, inserita nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco), giardini all’inglese (essendo un territorio d’oltremare britannico, ci sono numerosi richiami al regno d’Inghilterra) e le case dalle tenue sfumature pastello, rosa, lilla, azzurro.
Ovunque, nelle vetrine, troverete i tradizionali bermuda colorati (domina il rosa) che per gli uomini sono un must, indossati con l’immancabile giacca e cravatta e i calzini al ginocchio abbinati nel colore della giacca. Una curiosità? La loro produzione è sottoposta a precise regole: devono arrivare a 3 pollici sopra il ginocchio (ossia 7,5 cm), avere l’orlo cucito a mano della stessa misura, due tasche davanti e i passanti per la cintura. Per scoprire gli altri segreti sulla capitale (lo è dal 1815) partecipate ad una visita guidata e gratuita (ogni giorno alle 1030; ritrovo sui gradini del Municipio di Church Stree). Un cicerone d’eccezione, con la divisa ufficiale, vi condurrà attraverso le strade vivaci e piene di persone per illustrarvi storia e cultura.
E si arriva al porto, dove per Natale si può assistere alla Bermuda Boat Parade con decine di imbarcazioni colorate e illuminate che sfilano in una parata notturna. Il tema? La 35 esima edizione della Coppa America e l’evento è organizzato da Louis Vuitton (sì lo stesso delle famose borse). Tra un giro e l’altro assaggiate un pezzetto di Christmas pudding, il dolce delle feste, con ciliegie, scorza di agrumi canditi, uvetta e spezie, un piacere per il palato ma anche per la vista: il budino è intriso di rum o brandy e viene servito al tavolo “avvolto tra le fiamme”.
Tra i riti legati alle festività di fine anno, c’è anche quello della danza Gombey, nata verso la metà del ‘700 (il cui nome deriva da una parola africana che significa “tamburo”, ed è stata introdotta dagli schiavi portati a Bermuda), un misto di musiche e influssi inglesi, americani, caraibici, che rispecchia proprio lo spirito della popolazione.
Il 26 dicembre e il 1 gennaio i ballerini sfilano per le strade – indossano mantelli dai colori brillanti e copricapo di pavone – lanciando monetine e dolciumi in segno di buon auspicio. Ve ne accorgerete quando stanno per passare: la danza è annunciata e accompagnata dal ritmo dei tamburi.
Se alla confusione preferite invece la solitudine, raggiungete l’antico faro di Gibb’s Hill. Fu costruito nel 1846 completamente in ghisa (allora non era disponibile l’acciaio sull’isola) ed è tutt’ora in funzione, con questa particolare forma conica. È alto 35 metri ed è situato su una collina che si erge per 74 metri, per cui la sua altezza totale raggiunge i 110 metri sul livello del mare e la sua luce ha una portata di 25 miglia. La fatica per i 185 scalini da salire sarà ripagata dalla vista d’insieme sul paesagggio.
Per farvi coccolare, la spa del Grotto Bay Beach Resort una tenuta tropicale dal perfetto stile bermudiano sita nella Bailey’s Bay, vi lascerà incantate. Si trova all’interno di una grotta, costellata da migliaia di stalattiti e stalagmiti e tutti i trattamenti benessere vengono eseguiti nelle cabine galleggianti sul lago sotterraneo e cristallino e sotto le volte della grotta. Non vorrete più uscire (un massaggio a 99 dollari con un soggiorno minimo di una notte; camere a partire da 219 dollari).
E in questa dimensione di relax, vi dimenticherete pure di trovarvi nel famoso triangolo maledetto (qui accadevano numerosi naufragi di imbarcazioni che andavano a urtare contro l’imponente barriera corallina che la circonda). Un Paradiso in terra….altro che isole del Diavolo, come erano state soprannominate in passato.
Info: www.gotobermuda.it
Basta sentirmi parlare per intuire il mio attaccamento alla Basilicata. Nonostante viva a Bologna da tanti anni e ami questa città, ho mantenuto una visione Sudcentrica della vita. Giornalista professionista, tutor al master in giornalismo, scrittrice e soprattutto “ragazza” piena di energia. Ho una valigia sempre pronta, anche se a ogni viaggio dimentico qualcosa. Vivrei in estate tutto l’anno e sogno una casa vista mare. Scrivo libri di curiosità (Book Sun Lover) e romanzi (“Un giorno sì un altro no”, “Come un fiore sul quaderno”). Leggo tanto, sorrido ancora di più.