Itinerari mistici: ecco quelli da non perdere
Sarà che, complice la crisi, non si sa più “a che Santo votarsi”.
Sarà che Papa Francesco, con la sua umiltà, ha portato una nuova ventata di fede e di comunione. Fatto sta che il turismo religioso rappresenta sempre di più un segmento in crescita. Se anche voi rientrate tra le donne che amano andare in giro per luoghi mistici, sappiate che questi viaggi hanno anche effetti benefici sul cervello. Alcuni studi hanno provato che coltivare questa esigenza di spiritualità aiuta a migliorare l’umore e rende felici. Pregare e dedicarsi ai ritmi dell’anima, insomma, può rendere il cervello più resistente e aperto alla gioia di vivere.
Allora vale la pena seguire “i Cammini” sulle orme dei Santi. Un’occasione di riscoperta del Sacro ma, allo stesso tempo, di tesori artistici e culturali, spesso circondati da una natura lussurreggiante.
Così è per il cammino di Francesco (www.camminodifrancesco.it) nella valle reatina: ottanta chilometri da percorrere a piedi, in mountain bike o a cavallo, nella frescura e nel silenzio dei boschi. Quattro le tappe principali: Fonte Colombo (dove San Francesco stilò la regola definitiva del suo ordine), Poggio Bustone (punto di partenza della missione di pace dei francescani), Greccio (con la rappresentazione del primo presepe) e Santa Maria della Foresta (con il miracolo dell’uva), santuari abbarbicati sui costoni rocciosi delle montagne che circondano la fertile pianura e disposti in modo da formare un’enorme croce, da cui trae origine l’appellativo di Valle santa.
Va, invece, sulle orme dell’apostolo Tommaso, il cammino omonimo in Abruzzo (www.camminoditommaso.it). Già 137 i chilometri segnalati: da Sulmona a Castiglione a Casauria, per poi ripartire verso Manoppello. La cittadina è famosa per l’immagine del Volto Santo che, si pensa, possa essere la “Veronica”, ovvero la fedele rappresentazione del volto di Cristo. Un’icona miracolosa, secondo la tradizione. Un tratto da non perdere è quello che va da Lanciano, da sempre legata al culto del primo miracolo eucaristico (l’ostia-carne custodita nel tabernacolo dell’altare monumentale), a Ortona. All’interno della cattedrale si conserva l’urna con le ossa di san Tommaso (i resti arrivarono nella cittadina abruzzese nel 1258, trafugati da Kios nell’Egeo e trasportati da tre galee ortonesi che rientravano da incursioni nelle isole greche). Si vede anche la pietra tombale di marmo calcedonio dove, si dice, era sepolto il corpo. Il busto in argento del santo, invece, è racchiuso in uno scrigno che si apre, con un rito simbolico di otto chiavi, solo in occasione della festa patronale, la prima domenica di maggio.
Ci si sente un po’ asceti, anacoreti, pellegrini passeggiando nel parco della Murgia a Matera (www.basilicataturistica.com), che tanto ricorda la valle del Goreme, in Cappadocia. Ovunque, scavate nel tufo, si ritrovano grotte, cenobi, eremi, cripte e basiliche ipogee, dove, nei secoli, si sono rifugiati i monaci di varie comunità religiose. Se dovete programmare un viaggio, fatelo l’ultima domenica di maggio, quando è usanza andare a piedi fino al santuario della Madonna delle Vergini, interamente scavato nel masso tufaceo. L’interno colpisce per la fila di mattonelle maiolicate che dall’ingresso arriva fin sotto l’altare. Un tempo, questa tradizione era anche un’occasione per fare una sorta di pic nic fuori porta. Si gira avvolti dal profumo della rucola, del timo, e quasi cullati dal gorgoglio dell’acqua del torrente Gravina sottostante.
Basta sentirmi parlare per intuire il mio attaccamento alla Basilicata. Nonostante viva a Bologna da tanti anni e ami questa città, ho mantenuto una visione Sudcentrica della vita. Giornalista professionista, tutor al master in giornalismo, scrittrice e soprattutto “ragazza” piena di energia. Ho una valigia sempre pronta, anche se a ogni viaggio dimentico qualcosa. Vivrei in estate tutto l’anno e sogno una casa vista mare. Scrivo libri di curiosità (Book Sun Lover) e romanzi (“Un giorno sì un altro no”, “Come un fiore sul quaderno”). Leggo tanto, sorrido ancora di più.