Alta Val Passiria: un’oasi di relax, sport e buona cucina
di Laura Carraresi
Val Passiria e Parco Naturale del Gruppo di Tessa: due luoghi che fino all’anno scorso mi erano totalmente sconosciuti. Quasi per caso ci sono capitata lo scorso agosto per raggiungere un amico in vacanza lì e per sfuggire alla calura della città. Che dire, ne sono rimasta talmente colpita che quest’anno ci sono tornata, armata di altimetro, bussola e cartina escursionistica e prolungando il periodo di permanenza. Ah, già, non ve l’ho detto: io sono una trekker appassionata, oltre che amante dei viaggi immersi nella natura.
E così, eccomi ripartire da Milano in treno con il mio zaino, un po’ di libri e il necessario per le escursioni. Il viaggio è un po’ lungo, ma i cambi da effettuare (Verona e Bolzano) sono tutti molto comodi e in circa tre ore arrivo a Merano. È da qui che si apre il paradiso. Prendo l’autobus per la Val Passiria e la risalgo per intero, arrivando a Plan (o Pfelders, in tedesco), alle sorgenti del Passirio. Dal finestrino il verde intenso dei prati e dei boschi che lentamente va scemando verso il grigio della nuda roccia e il bianco degli ultimi residui nevosi sulle alte cime miaccompagnano insieme al blu del cielo e all’iride dei piccoli arcobaleni che si creano vicino alle cascatelle spumeggianti.
Plan è l’ultimo borgo della valle, a circa 1600 metri di altitudine. C’è un’unica strada lungo cui si affacciano i garni e le pensioni in tipico stile altoatesino. Pur essendo un piccolo paesino, l’offerta è piuttosto varia. Si va dai modesti affittacamere agli hotel con sauna e centro benessere, ma, in tutti i casi, la pulizia e l’ospitalità tipica del Sudtirol garantiscono un soggiorno all’insegna del relax, dello sport e della buona cucina. Certo devo ammettere che le tentazioni dello shopping qui non si fanno sentire: Plan è un vero Eden per le escursioni, più o meno difficili, per chi ama andare a cavallo o semplicemente riposarsi al fresco, gustando le prelibatezze della cucina tirolese.
Un paio di escursioni, tra le innumerevoli che si possono fare,meritano di essere citate. La prima, molto facile e adatta a tutti, si svolge su un sentiero sterrato carrozzabile che parte da Plan e alla malga di Lazins, un percorso di 6 kilometri per un dislivello di 200 metri. Il sentiero affianca il Passirio e si snoda tra prati, pascoli e boschi, circondato dalle alte vette del gruppo di Tessa. Lungo il percorso è possibile riposarsi su una delle tante panchine poste in punti panoramici, fermarsi a prendere il sole e bagnarsi i piedi e le gambe nelle acque fredde del fiume, improvvisando un percorso Kneipp en plein air!
Camminando tranquillamente si arriva alla malga di Lazins in un’oretta abbondante e, una volta qui, sarà la gioia delle papille gustative. Canederli, speck e formaggi d’alpeggio la fanno da padroni, innaffiati da una buona birra locale o dalla più tipica Radler (birra e limonata), per concludere con una golosa Kaiserschmarren, un delizioso strudel o un più salutistico yogurt artigianale. Tutto ciò accomodati all’aperto, ammirando la vallata con il bestiame al pascolo e cercando di avvistare qualche simpatica marmotta, fino al tramontar del sole.
La seconda escursione è, al contrario, molto impegnativa e dovrebbe essere affrontata solo in condizioni di bel tempo, non solo per i panorami magnifici, ma anche, e soprattutto, per la propria sicurezza. Il sentiero in questione parte da Plan e arriva al rifugio Zwickauer hütte (2989 metri), con uno sviluppo di 6 km e 1320 metri di dislivello. Come potete immaginare è adatto adescursionisti allenati. Io l’ho percorso quest’anno per la seconda volta e le emozioni che ho provato sono state intense proprio per la magnificenza dei panorami che ho potuto ammirare, complice anche la giornata completamente priva di nubi. Dall’inizio del sentiero, l’unico punto di ristoro intermedio è la malga Schneid, dopo circa un’ora di cammino. D’altro canto, chi non vuole cimentarsi con salite impegnative, ma vuole comunque bruciare un po’ di calorie, può raggiungere questa malga, altro posto valido per la buona cucina e per gli scenari che è possibile abbracciare, essendo già a poco più di 2000 metri di quota.
Le più sportive, invece, proseguiranno, con le borracce colme d’acqua, per il rifugio che dalla malga si raggiunge in meno di tre ore. Lungo tutto il sentiero è bellissimo osservare come cambia la vegetazione, dagli abeti ai mirtilli, dalle stelle alpine ai rododendrifino ai licheni e, a quote più alte, solo pietre e nevai. Arrivati al rifugio, infatti, ci troviamo alle pendici di un ghiacciaio che con il suo “respiro” rinfresca l’animo, mentre lo sguardo spazia fino alle Dolomiti!
Che altro fare a Plan? Si può andare a cavallo, giocare a tennis, arrivare fino al Lago d’Onore o ai laghi di Sopranes e rilassarsi al sole o fare un tour gastronomico di malga in malga. Se poi proprio siete modaiole e non riuscite a fare a meno dei negozi, è sufficiente scendere lungo la valle e fermarsi a San Leonardo e San Martino, per trovare numerose boutique dove sbizzarrirvi con lo shopping. O ancora spingervi sino a Merano (non troppo lontano) e godersi una giornata relax alle Terme o facendo shopping lungo la via dei Portici.
E la sera a Plan? Beh, dopo tante passeggiate, l’ideale è la grigliata del venerdì allo Zeppichl Gasthof, accompagnata da musica tipica dal vivo. E non dimenticate di alzare gli occhi al cielo: le stelle cadenti avvereranno tutti i desideri!
Info: www.pfelders.info