Vacanze in montagna: 7 esperienze da vivere con le amiche (tra adrenalina e cieli stellati)

C’è chi cerca l’adrenalina e chi il silenzio di un bosco. Chi sogna un volo tra le vette e chi un tuffo nel passato. In montagna, ogni desiderio trova la sua altitudine
Attive o contemplative? Culturali o adrenaliniche? Ci sono tanti modi di vivere le vacanze in montagna. Soprattutto il Trentino Alto Adige offre un ricco ventaglio di esperienze che sembrano fatte apposta per partire con le amiche. Sperimentando avventure adrenalitiche come tarzaning o zip line oppure partecipando a sedute di yoga in una vera yurta mongola; ascoltando buona musica o provando il forest bathing, visitando musei inaspettati o assaporando le bontà culinarie del territorio; dormendo sugli alberi o imparando a fotografare la Natura. Per poi spingersi al Sud, in Basilicata tra altre Dolomiti, quelle Lucane. A ciascuna la sua emozione!
1. Sotto il cielo stellato delle Dolomiti
Ai piedi della Marmolada, tra le maestose vette delle Pale di San Martino e del gruppo del Sella, il Camping Marmolada Malga Ciapela è il luogo perfetto per vivere l’outdoor più autentico tra sport e avventura. La vera chicca qui è senza dubbio il “glamping”: si può scegliere di dormire in una delle Tree Tents (tende sospese tra gli alberi), nella StarBOX (piccola costruzione di legno che ricorda le baite di montagna ispirandosi ai rifugi temporanei dei pastori, con tetto apribile per dormire sotto le stelle) o nelle originali Barrels (casette-botti di legno con tanto di vasca idromassaggio). In ogni caso sarà una scelta sostenibile e di libertà, un’esperienza di connessione totale con la natura che regala emozioni uniche e indimenticabili. Info e prenotazioni: https://campingmarmolada.it/

2. Su due ruote in Val Pusteria
Nell’Area Vacanze Sci & Malghe Rio Pusteria dal 21 giugno partono le “Settimane E-bike”, un’occasione perfetta per scoprire un territorio pronto a sorprendere sempre, in modo lento e sostenibile, combinando la bellezza della natura con il piacere della buona tavola. Grazie ai tour guidati in E-bike, anche chi non è allenata potrà esplorare splendidi panorami, borghi storici e assaporare la cucina autentica del territorio. Ogni escursione si snoda attraverso percorsi adatti a tutti i livelli, con itinerari che spaziano dai 300 ai 1.800 metri di altitudine. In bici, ogni pedalata diventa un’occasione per scoprire la storia, la cultura e le tradizioni locali.
I pacchetti
Il pacchetto Short include 4 notti e 2 tour guidati, ideali per chi desidera una breve ma intensa immersione nel territorio, con la possibilità di percorrere alcuni dei sentieri più suggestivi e fermarsi in punti panoramici e ristoranti tipici. Il pacchetto Week propone invece 7 notti e 4 tour guidati, un’opportunità unica per immergersi completamente nella bellezza dei paesaggi e della cultura altoatesina. Info: https://www.riopusteria.it/it
3. “Correre” appese a un filo in Val Badia
Il cuore non batte solo per amore: ci sono esperienze in grado di farlo battere (forte). Grazie a San Vigilio / San Martin Dolomites (la cooperativa turistica nata per promuovere questo speciale territorio che si estende tra i paesi di San Vigilio di Marebbe e di San Martino in Badia) il cuore batte per queste proposte che lasciano letteralmente senza fiato, condite di velocità e dinamismo. Per le più coraggiose, che non soffrono di vertigini, l’esperienza da provare è sulla zip line più lunga d’Europa che permette di “correre” appesi ad un filo a 80 km all’ora librati nell’aria, davanti al paesaggio maestoso delle vette dolomitiche: 3 chilometri di emozioni e 400 metri di dislivello.

Le piattaforme intermedie
Tra la stazione a monte della cabinovia “Piz de Plaies” a 1600 metri di altitudine e la stazione a valle della cabinovia “Cianross” è stata tesa una resistente corda metallica, ancorata ad alberi di grossa dimensione, che taglia la valle a zig zag. Durante il volo si incontrano altre 8 piattaforme intermedie, per riprendere fiato e ammirare il paesaggio. La campata principale è lunghissima: 780 metri di volo; il punto più alto da terra è 100 metri. Tra le tante opportunità tra cui scegliere qui c’è poi l’Osservazione della volta celeste: accompagnati dalle guide Julian Rigo e Enrico Bonfante ogni giovedì si raggiunge un luogo circondato dall’oscurità più totale per imparare il nome delle costellazioni e dei pianeti che magicamente appaiono accanto alle maestose cime dolomitiche. E per chi ama fare yoga da non perdere c’è anche la lezione in un ambiente originale: un’autentica yurta mongola. Info: https://www.sanvigilio.com/it
4. Sport adrenalinici in Val Passiria
Il Quellenhof Luxury Resort Passeier, vicino a Merano, è il punto di partenza ideale per scoprire moltissimi sentieri che solcano la valle, da esplorare a piedi, in Electric Cross Bike oppure a cavallo: il Resort infatti è dotato anche di un maneggio con venti cavalli, pronti a percorrere strade e sentieri accompagnando a ritmo di zoccoli chi sa (o desidera imparare) a cavalcare. Tra le escursioni ci sono quella che conduce ai laghi di Sopranes o quella che raggiunge la cima del Lago Nero del Tumulo, toccando i 2988 metri. Ma anche il rafting e il Wild River Tubing offrono pura adrenalina a chi decide di lanciarsi tra le curve dei fiumi, testando equilibrio e spirito d’avventura. Qui il Canyoning e il Tarzaning faranno vivere alle più spericolate la sensazione di volteggiare nella giungla, tra canyon naturali e scorci strabilianti. Mentre ammirare la valle dall’alto, assumendo il punto di vista di un’aquila reale attraverso un volo tandem in parapendio, offrirà una prospettiva decisamente diversa. Info: https://www.quellenhof-resorts.it/
5. Per un’estate in musica da Tirolo a Merano
Per chi ama la musica nello scenografico borgo meranese di Tirolo tornano due appuntamenti da non perdere: “Serate a Castel Tirolo” e “CastelCello”, uno dei rari festival in tutto il mondo dedicati esclusivamente al violoncello e al suo repertorio. Tra musica contemporanea e classica, jazz e folk, il programma delle Serate, quest’anno nei giovedì dal 19 giugno al 17 luglio, offre uno spettro sonoro estremamente vario. Dall’ensemble Gitanes Blondes & Micha Leontchik con i ritmi festosi del klezmer e del jazz dei Balcani, ai Dreamer’s Circus, un complesso scandinavo che fa musica roots-crossover, fino al trio di violino, contrabbasso e piano Breinschmidt, Schmidt & Donche.
World Music Festival
Grande musica protagonista dell’estate anche nel capoluogo Merano con un programma che spazia dal World Music Festival ai Giardini di Castel Trauttmansdorff al Meranojazz, dal Südtirol Jazz Festival alle Midsummer Nights e ai Martedìsera, fino all’apoteosi con il gran finale delle Settimane Musicali Meranesi (dal 19 agosto al 22 settembre) che quest’anno celebrano il quarantennale: uno dei festival più rinomati d’Europa. Oltre al programma sinfonico, anche concerti dedicati al genere barocco, colours of music, matinée classique, mystica, vox humana e young artists portrait, in contesti e location unici nel loro genere, dal Kursaal al teatro Puccini, dalle chiese ai castelli. Info: https://www.merano-suedtirol.it/it/merano.html

6. Storia e Natura in Alpe Cimbra
Si chiama Alpe Cimbra perché in uno dei suoi comuni si parla ancora oggi l’antico dialetto germanico cimbro, ma il territorio degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna e della Vigolana è tutto da scoprire per mille e un motivo. Dai ricordi di Sigmund Freud che amava soggiornare al lago (balneabile) di Lavarone ai forti legati alle vicende della Prima Guerra Mondiale, dall’unico museo europeo dedicato alla Guerra Fredda (si trova a Passo Coe ed è stato ricavato nel sito di una base missilistica americana smantellata negli anni Settanta) fino all’antico Santuario della Madonna delle Grazie, patrona degli sciatori.
Santuario della Madonna delle Grazie
Una destinazione autentica, dove “l’accoglienza e il trattamento premuroso, la buona cucina, la tranquillità preziosa” sono ancora reali. Qui l’Azienda di promozione turistica locale offre ai turisti decine di esperienze, alcune anche completamente gratuite. Una delle più apprezzate è il “forest bathing” che permette di percepire più consapevolmente il silenzio e la quiete del bosco. Durante l’attività vengono proposti una serie di esercizi pratici e dinamici che incoraggiano a relazionarci con gli elementi, non solo attraverso i sensi principali ma coinvolgendo le nostre sensazioni.

I workshop fotografici
Un altro modo per entrare in sintonia con la Natura è partecipare ai workshop fotografici “Atmosfere alpine” guidati nei mesi estivi dai fotografi Stefania Tais e Davide Biagi (il prossimo è in programma il 7 giugno) per conoscere la varietà di fauna e flora che caratterizzano l’Alpe Cimbra, come camosci, caprioli, marmotte, farfalle, gigli e orchidee selvatici. Aperto a tutti, esperti o semplici appassionati, permette di catturare luci, suggestioni e momenti uniciin uno scenario ricco di spunti e di stimoli fotografici. All’insegna di passione e rispetto totale verso la natura (per il programma scrivere a tais.stefania@gmail.com oppure a davidebiagiphoto@gmail.com). Info: https://www.alpecimbra.it/it/alpe-cimbra/1-0.html

7. L’adrenalina della slittovia delle Dolomiti Lucane
Tra cielo e terra, tra vento e roccia, una nuova avventura è iniziata a Castelmezzano, uno dei Borghi più belli d’Italia e bandiera arancione del Touring Club. Ha aperto la Slittovia delle Dolomiti Lucane che collega – unico caso – la montagna direttamente al cuore del paese, nel pieno rispetto dell’ambiente e con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Abordo di un bob – da sole o si può andare in due – si sfreccia lungo un percorso di 1180 metri di emozione, mentre il vento accarezza il viso e gli occhi si perdono fra i panorami incantevoli dei picchi rocciosi, ai quali la fantasia popolare ha dato nomi particolari come Incudine, Grande Madre, Becco della Civetta, Aquila Reale.
La risalita
Il sistema di risalita, 430 metri, è a cremagliera, con motore elettrico alimentato da energia rinnovabile, per un’attenzione alla sostenibilità ambientale. Durante la salita, inoltre, si attraversa un piccolo ponte, una struttura progettata nel rispetto della zona montana e del sentiero pedonale. Questo tratto è un luogo perfetto per immortalare l’attimo con una foto ricordo che catturi la magia circostante e le mille sfumature di verde degli alberi (cerri centenari, tigli, lecci e ginestre) del Parco di Gallipoli Cognato.

L’impianto
Si parte dall’alto del quartiere San Marco – dalla “Cima delle emozioni” – e la pendenza della pista non lascia spazio alla noia: una media del 46% che si spinge fino a un picco del 65%, mentre la velocità massima raggiungibile di 40 km/h permette di assaporare ogni secondo di questo “speciale slalom su rotaie”, tra curve vertiginose e rettilinei che tolgono il fiato. A completare l’esperienza, una galleria lunga 18 metri che porta letteralmente a vivere il cuore pulsante della montagna. E proprio quando si pensa che l’avventura sia finita, arriva l’ultimo loop: un giro perfetto – una estrema curva di ben 45 metri di lunghezza – che chiude l’esperienza con un sorriso. L’impianto sarà operativo per tutta la stagione estiva e fino alla fine del 2025, affiancandosi alle esperienze già note e amate di questo territorio, come il Volo dell’Angelo con il paese dirimpettaio Pietrapertosa(fino al 9 novembre), il Ponte Nepalese, le Vie Ferrate e il Cammino delle 7 pietre. Info: https://www.volodellangelo.com/ita/web/item.asp?nav=slittovia-dolomiti-lucane

Ho cominciato quello che una volta chiamavano il “mestieraccio” alle elementari (la mia prima ricerca – quando si dice il destino – era dedicata ai giornali). A vent’anni ho diretto il periodico “Nonostante” dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Ai tempi dell’Università (conservo gelosamente un’inutile laurea in Lingua e letteratura russa nel cassetto) battevo i marciapiedi per trovare storie da scrivere su “Il Giornale” fondato e diretto da Indro Montanelli. Sono diventata giornalista professionista nel 1983 e da allora ho lavorato in una lunga serie di settimanali e mensili, scrivendo di cronaca, economia, turismo, enogastronomia, problemi sociali e persino di gossip (mi manca solo lo sport!). Gli amici mi considerano una “milanologa” perché ho scritto tre guide sulla mia città. L’ultimo libro, di cui vado particolarmente fiera, s’intitola “L’arte di traslocare”.