Guarda che luna,
 in Italia

di Lucrezia Argentiero

Da Dante a Jules Verne, da Ariosto a Cyrano de Bergerac, sono tanti i poeti e i pensatori affascinati dall'”astro d’argento”. La luna continua a creare atmosfera e ad incantare, ancora di più con l’avvicinarsi della data del primo allunaggio.

Uomo sulla luna

Era il 20 luglio 1969 (in Italia già il 21 luglio), quando Neil Armstrong fu il primo uomo a camminare sulla Luna.

Oggi, c’è anche una donna che è in lista per vivere sul satellite della Terra, Samantha Cristoforetti. Tutte le altre dovranno accontentarsi di toccare il suolo di posti che in tutto e per tutto ricordano la luna.

Dove andare? Noi di #amichesiparte abbiamo scelto 4 posti, in Italia, per un’avvincente missione spaziale.

 

Cala Pulcino – Lampedusa

Vi sembrerà di essere astronauti raggiungendo Cala Pulcino, a Lampedusa, dopo una lunga passeggiata circondati dalla macchia mediterranea. Questa ricorda un piccolo fiordo con una minuscola spiaggia di sassi e un paesaggio lunare ricoperto di sabbia bianchissima.

 

Spettacolari sono le alture delle Colline Metallifere nei pressi di Monterotondo Marittimo, caratteristico borgo medioevale, il cui nome deriva dalla forma conica del colle sul quale è situato.

Getti d’acqua bollente, acri fumi e sibilanti vapori creano il “parco delle Biancane” che prende il nome dal colore bianco delle rocce (le emissioni di vapore d’acqua ad alta pressione contenente idrogeno solforato, causano una reazione chimica con il calcare trasformandolo in gesso). Colonne di vapore si sprigionano dal sottosuolo creando un paesaggio che evoca viaggi interplanetari o inferi danteschi. Il silenzio quasi irreale è interrotto solo dal gorgheggiare dell’acqua bollente. Un sentiero permette di passeggiare intorno alla zona dei soffioni boraciferi.

 

Calanchi nei pressi di San Mauro Forte (MT), in Basilicata

Già Carlo Levi aveva descritto i Calanchi della Basilicata (particolari forme di erosione innescate dall’azione combinata del sole e dell’acqua piovana) nel suo capolavoro Cristo si è fermato a Eboli. «L’infinita distesa delle argille aride, senza un segno di vita umana, ondulanti nel sole a perdita d’occhio». Munitevi di macchina fotografica perché queste enormi distese dorate e increspate, tra Aliano e Craco, davvero ricordano la superficie lunare e a ogni sguardo regalano un senso di sconfinato, mentre la luce si diverte a giocare: di giorno sono di un giallo crema, mentre al tramonto assumono le tonalità del rosa.

 

Pantelleria

Da un cantore ad un altro. Il premio Nobel Gabriel Garcia Marquez è rimasto rapito da Pantelleria. «Ricordo come in un sogno le pianure interminabili di roccia vulcanica, il mare immobile, la casa dipinta a calce fin negli scalini, dalle cui finestre si vedevano nella notte senza vento i fasci luminosi dei fari dell’Africa […] e avevamo fatto il bagno in una gora fumante le cui acque erano così dense che si poteva quasi camminarci sopra. Io pensavo con una certa nostalgia premonitrice che così doveva essere la Luna. Ma lo sbarco di Armstrong aumentò il mio orgoglio patriottico. Pantelleria era meglio». Di fronte all’isola siciliana, a due passi dall’Africa, vi accorgerete che aveva ragione. Ad iniziare da quel colore scuro e intenso, dovuto alla sua origine vulcanica e poi le rocce nere o le calette di roccia lavica protette da strapiombi quasi inaccessibili.

 

 

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